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ho bisogno di altre informazioni sui reati informatici - Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano

Online dal 10 febbraio 1999
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ho bisogno di altre informazioni sui reati informatici


E’ certo diffusa la percezione che l’uso a fini criminali dell’informatica abbia la capacità di procurare danni economici e sociali importanti se messi in rapporto ai mezzi impiegati, non fosse altro che per l’ampiezza della platea a cui il criminale indirizza attenzione e ingegno, ed in cui pesca le proprie vittime. Una attività predatoria capace di incidere velocemente sulla fiducia e sulle aspettative di reciprocità nella relazione sociale ed economica e, per quanto al commercio, un ostacolo formidabile alla disponibilità alla transazione ed al consumo.

Stante l’esponenziale aumento del flusso di fascicoli pervenuti nella materia del cybercrime dopo l’entrata in vigore della legge 48/2008, il pool reati informatici della Procura di Milano ha ritenuto opportuno elaborare una classificazione “esperienziale” della tipologia di casi ogni giorno affrontati.

Questo per una serie di motivi: innanzitutto una pronta individuazione della categoria di appartenenza è utile per meglio porre in essere – ad opera della Polizia Giudiziaria - gli accertamenti minimi di volta in volta richiesti.
Inoltre, una pronta individuazione della categoria di appartenenza è ugualmente utile agli Uffici di Procura dal momento che – a fronte di un aumento di comunicazioni di notizie di reato in materia informatica – è fondamentale una organizzazione del lavoro a partire da schemi standardizzati condivisi con la Polizia Giudiziaria.
Ma ancora prima il tutto può essere utile per la persona offesa, al fine di una maggior comprensione del fenomeno illecito al di là delle astratte (e spesso sconosciute) configurazioni giuridiche.

L’individuazione di tali categorie è quindi stata dettata dalla necessità di riflettere su alcuni punti fermi, non solo strettamente tecnici ma anche culturali con l’integrazione di saperi differenti, e di prendersi un tempo corale - dentro l'Istituzione - per riflettere sulle tendenze e contenuti dei comportamenti criminali ma, allo stesso tempo, sulla possibilità di meglio tutelare le vittime e gli interessi della collettività a cui siamo istituzionalmente demandati. Anche per questi motivi, il pool reati informatici beneficia, dal 2009, della consulenza di un sociologo e criminologo clinico distaccato dal Comune di Milano.

Per quanto detto sopra, tale lavoro è inevitabilmente mai concluso: per la natura dei contenuti trattati; per la mobilità delle tecniche e della interpretazione procedurale delle norme in essere; per il riguardare essenzialmente fatti di reato che sono sempre ai confini delle competenze tecniche e delle possibilità di contrasto disponibili.

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